ROBERTO ZOCCHI (1899-1975)
Tra i fondatori del Fascio di Abbiategrasso, fratello di Carlo (Reduce della Grande Guerra) partecipa con grande determinazione alle Squadre d’Azione fin dal 1920 prendendo parte agli scontri con i socialcomunisti anche nei paesi limitrofi (Ozzero, Vermezzo, Vigevano, Gaggiano, Corsico e Buccinasco); membro del Direttorio del Fascio di Abbiategrasso, nel 1923 viene eletto nella lista del PNF Consigliere Comunale. Esponente dell’ala movimentista e sociale dello squadrismo, verrà estromesso dalle cariche politiche cittadine ricoprendo l’incarico di segretario del Fascio di Ozzero nel 1932. Nel 1943, proprio riprendendosi una rivincita sui gerarchi che durante il Ventennio lo avevano contrastato (e che nel frattempo si erano dati alla macchia dopo il tradimento dell’8 settembre), viene investito della carica di Reggente del Fascio di Abbiategrasso per la stima incondizionata del Federale di Milano Vincenzo Costa. Nonostante le difficoltà materiali e logistiche (poche le adesioni al PFR da parte degli abbiatensi e la sede del Fascio di via San Carlo divenuta Distretto Militare), professa incondizionata fede nel Fascismo Repubblicano, visto da Zocchi come l’occasione per riaffermare l’attenzione del Fascismo alla classe lavoratrice. Si adopera per combattere la speculazione e la borsa nera, per creare strutture di aiuto alimentare per la popolazione locale, promuovendo incontri tra i capi delle provincia e le delegazioni di fabbrica. Sostenitore della socializzazione delle aziende, propone – nell’ottica di un riavvicinamento tra Fascismo e Socialisti – il socialista Gabriele Villani alla carica di Consultore Provinciale. Nell’estate del 1944 assume il comanda del presidio abbiatense della Brigata Nera Aldo Resega di Milano (tornando nella storica sede fascista di via San Carlo), proseguendo il combattimento per la difesa della Patria fino alla sconfitta dell’Italia dell’aprile 1945.
(a cura di Associazione Memento e Lealtà Azione Magenta-Abbiategrasso )