MODESTO TIZZONI
Cureggio (Novara) 4/10/1899 – Cureggio (Novara) 7/4/1924
Nato a Cureggio (Novara) il 4 ottobre 1899, falegname. Deceduto a Cureggio il 7 aprile 1924.
Fascista di fede e Camicia Nera disciplinata e valorosa, immolò la sua giovane vita all’adempimento del suo dovere dando al Fascismo un nuovo Martire e scrivendo nella storia della 30esima Legione “Forni”, di cui era Capo-Squadra, una delle prime più belle pagine di abnegazione e di eroismo.
Con R.D. 11 settembre 1925 veniva alla sua memoria concessa la medaglia di bronzo al valor militare, con la seguente motivazione: “Di servizio coi CC. RR. alla Sezione elettorale, alle grida di soccorso di alcuni fascisti aggrediti dai comunisti usciva sulla piazza, e mentre prestava soccorso ad un milite che giaceva a terra colpito gravemente alla testa, veniva lui stesso colpito gravemente da pallottola di rivoltella. Dopo poche ore moriva all’ospedale dove era stato prontamente ricoverato, esprimendo la sua gioia di dare la vita per la Patria. (Cureggio, 7 aprile 1924)”[1].
Il Comando Generale della M. V. S. N. tributava l’encomio solenne con la seguente motivazione: “In servizio coi RR. CC. presso la sala delle elezioni, accorreva alle grida di un camerata aggredito dai sovversivi, che affrontava risolutamente. Colpito da un colpo di pistola spirava storicamente, esprimendo la gioia di dare la sua vita alla Patria. Sublime esempio di amore e di dedizione alla Causa. (Foglio d’ordini, disp. 6, 3 maggio 1924)”[2].
Milite della M. V. S. N. era caposquadra della Legione “Forni”. Alla sua memoria venne concessa la medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: “Di servizio coi CC. RR. alla Sezione elettorale, alle grida di soccorso di alcuni fascisti aggrediti dai comunisti usciva sulla piazza, e mentre prestava soccorso ad un milite che giaceva a terra colpito gravemente alla testa, veniva lui stesso colpito gravemente da pallottola di rivoltella. Dopo poche ore moriva all’ospedale dove era stato prontamente ricoverato, esprimendo la sua gioia di dare la vita per la Patria”. Il Comando Generale della M. V. S. N. gli tributò l’encomio solenne[3].
[1] Cfr. Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti e Decorati al valor militare, http://www.istitutonastroazzurro.org/ – http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/
[2] Partito Nazionale Fascista – Federazione dei Fasci di Combattimento Novara, “Biografie di Caduti per la Rivoluzione”, Stabilimento Tipografico Cattaneo, 1936 – XIV, pp. 26-27
[3] Circolo Filippo Corridoni, “Per l’Italia. I Caduti per la Causa Nazionale (1919-1932)”, Edizioni Campo di Marte, Parma, 2002, p. 172